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IL PERCORSO
Il Museo archeologico statale Gaio Cilnio Mecenate
Si tratta del piu' importante museo archeologico di Arezzo.
Dedicato all'aretino Gaio Cilnio Mecenate, importante personaggio della Roma al tempo di Augusto dal quale viene la parola mecenatismo, e' ospitato dal 1937 nell'ex monastero di San Bernardo, costruito sui resti dell'anfiteatro romano del II secolo d.c.
Il museo si sviluppa su due piani, il pian terreno e' dedicato all'arte etrusca e romana, con le prime due sale che espongono i reperti di Arezzoe la sua area, dall'epoca villanoviana all'ellenismo.
Al primo piano sono custoditi gli oggetti di arte applicata e di uso quotidiano.
La Cappella Bacci
Si trova all'interno della basilica di San Francesco
La storia della Vera Croce e' un ciclo di affreschi conservato nella cappella maggiore della basilica di San Francesco. Iniziato da Bicci di Lorenzo, vene dipinto soprattutto da Piero della Francesca tra il 1452 e il 1466 che ne fece uno dei capolavori di tutta la pittura rinascimentale.
La Fondazione Ivan Bruschi
Questa Fondazione e' un punto di riferimento nel settore dell'antiquariato e fornisce un supporto di qualita' alle molteplici attivita' di un comparto di notevole rilievo culturale ed economico per la citta' di Arezzo.
La Casa Museo di Ivan Bruschi, situata nel trecentesco Palazzo del Capitano del Popolo, davanti alla Pieve di Santa Maria, che ospita l'eclettica collezione di Ivan Bruschi composta da diecimila pezzi tra mobili, dipinti, sculture, libri, veri, ceramiche, argenteri, gioielli, arnesi da lavoro e monete. La casa dedica inoltre ai bambini un percorso di visita guidata dai contenuti speciali, che si conclude con attivita' ludico-didattiche all'interno di uno spazio allestito ad hoc per i "piccoli collezionisti"
Il Museo Diocesano d'Arte Sacra
Questo museo di Arezzo venne istituito nel 1963, ma aperto regolarmente al pubblico solo nel 1985, e' situato in alcuni locali capitolari al di sopra della sagrestia della Cattedrale di San Donato. Nel 2011 e' stato trasferito all'interno del Palazzo Vescovile.
Il Museo espone opere d'arte e suppellettile liturgica, databili dal XII al XIX secolo, proveniente dal duomo e dalle chiese del territorio diocesano, significative per la storia e la conoscenza della cultura religiosa ed artistica aretina.
Il Museo statale d'arte medievale e moderna
Il museo statale d'arte Medievale e Moderna di Arezzo e' situato nel Palazzo Rinascimentale Bruni-Ciocchi e ospita dipinti, maioliche e oggetti in vetro di epoca medievale e rinascimentale.
Il museo custodisce opere provenienti in gran parte dalle collezioni appartenute alla Fraternita dei Laici, associazione a scopo caritatevole nata tra il 1262 e dalla Pinacoteca comunale di Arezzo, l'esposizione si sviluppa su tre piani dell'edificio.
Le dua sale al piano terreno custiscono sculture e frammenti di lapidi di epoca medievale, colonne, capitelli e sculture provenienti dal Duomo e da altre chiese di Arezzo.
Le sale al primo piano sono dedicate all'arte mediavale e rinascimentale, mentre al secodo piano sono esposti dipinti dal XVI al XX secolo.
Completano il percorso espositivo le collezioni di maioliche rinascimentali con alcuni vasi per farmacia provenienti dal Monastero di camaldoli.
La Casa Vasari
Si tratta di un palazzo di Arezzo situato in via XX settembre 55, fu la residenza di famiglia del pittore, architetto e storico dell'arte Giorgio Vasari e conserva pregevoli affrescate.
L'artista acquisto' questa abitazione verso il 1540 e impegnatissimo tra Firenze, Roma e i suoi viaggi vi visse per brevi periodi, intervenendo per' direttamente sia nei lavori di completamento, che di decorazione, compreso il disperso nucleo di arredi.Aveva progettato anche una facciata che non venne mai realizzata.
Esempio tra i meglio conservati nella regione di casa d'artista e dimora di gusto manierista, fu proprieta' degli eredi del Vasari fino alla loro estinzione nel 1687, quando passo' all Fraternita dei Laici.
Venduta a un afamiglia privata, i Brozzi, nel 1897 passo' ai Paglizzi e, infine, venne acquistata dallo Stato nel 1911, che ne fece un museo aperto al pubblico. E' sede anche dell' Archivio Vasariano.